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Clara

di Arthur Miller
Clara

Regia:
Sandro Calabrò

Con:
Antonello Panero
Sandro Calabrò
Massimiliano Bortolan
Elena Marangio

Tecnico audio e luci:
Orazio Zacco

Anno:
2001

Descrizione

Per la trama lasciamo la parola all’autore, con la descrizione del dramma tratta dall’autobiografia “Svolte”.

“Un trauma violento – Albert Kroll trova la figlia uccisa nell’appartamento-ufficio che ella ha a New York – non consente al personaggio di difendersi durante l’interrogatorio da parte dell’ispettore che si occupa del caso.
Com’è inevitabile, durante la ricerca di qualche indizio che permetta di scoprire l’assassino si ricostruisce la fisionomia della defunta.

Kroll si trova a dover affrontare l’idealismo di lei: quell’idealismo che forse l’ha portata alla morte, perché sua figlia lavorava abitualmente con degli ex detenuti, nella speranza di aiutarli a reinserirsi.
Senonché anche Kroll era un’idealista, ed è da lui che Clara ha preso il suo idealismo.Kroll era una persona perbene,addirittura coraggiosa, tendente all’altruismo.
Ma in vent’anni Kroll è cambiato, non che sia diventato cattivo: solo, non ha più ideali, così come non ha più le speranze della gioventù né la fiducia nel prossimo.

Ma ora, nella stanza insanguinata in cui è morta sua figlia, egli è costretto a riaffrontare quei suoi ideali giovanili.
Deve ripudiarli, deve sentirsi colpevole per aver fuorviato la figlia? O deve invece riconfermarne la validità malgrado tutto, e fare un atto di fede nell’umanità, e dunque rimanere fedele alla parte migliore di se stesso, accettando la tragedia del sacrificio di lei per quegli ideali che ancora una volta per lui valgono più di ogni altra cosa?”.